La salubrità dei salumi e degli insaccati è elevata quando i prodotti derivano da una catena di produzione sottoposta a controlli applicati dai Servizi Veterinari e sopratutto quando si rispettano le corrette metodiche produttive per la salatura e la stagionatura degli stessi
Tutt’altro si può dire invece dei salumi “caserecci”, dove non esistono controlli veterinari e rigide procedure di sanificazione. Nei salumi sono quasi sempre presenti nitrati, utili per evitare che nei salumi cresca e si sviluppi un batterio molto pericoloso per la salute: il Clostridium Botulinum.
I nitrati hanno anche l’ effetto di mantenere un colore più vivo del salume cui vengono aggiunti. Nell’apparato digerente i nitrati possono andare incontro a trasformazione fino a formare le nitrosamine, composti dannosi.
Per prevenire la formazione di queste sostanze è sufficiente la contemporanea presenza di cibi ricchi in Vitamina C (verdura o frutta) e di vegetali ricchi in composti come le fibre alimentari ed elementi della famiglia dei polifenoli.
Si dovrebbe perciò fare attenzione ad abbinare i salumi con pane integrale, con primi ricchi in fibra alimentare (pasta, riso, orzo o farro integrale) e con verdure (ovviamente non cotte per mantenere al meglio il contenuto vitaminico) e frutta ricca in Vitamina C (agrumi, kiwi).
Attenzione a non confondere nitrati con altri additivi spesso presenti nei salumi: i polifosfati, sostanze che servono solo a trattenere acqua nei salumi stessi e non contribuiscono né al sapore né ad altro sul piano della salute.