L’importanza di una adeguata igiene delle nostre mani è duplice in quanto è per loro tramite che avvengono molte delle contaminazioni alimentari.
Spesso chi manipola alimenti può essere portatore di un germe particolarmente diffuso quale lo Stafilococco sia a livello cutaneo sia addirittura orofaringeo.

Gli stafilococchi localizzati a livello cutaneo si rinvengono nelle ghiandole sudoripare e nei follicoli piliferi sul fondo dei quali si moltiplicano e vengono portati in superficie con il sudore ed il sebo.
Un accurato lavaggio delle mani anche con un sapone antisettico, è in grado di allontanare i microrganismi superficiali ma è del tutto inattivo su quelli presenti nel fondo delle ghiandole e dei follicoli, per cui saranno nuovamente presenti in superficie nelle ore seguenti. Da qui la necessità di operare frequenti lavaggi delle mani durante la giornata e soprattutto prima di manipolare alimenti.

Le mani vanno lavate con sapone e abbondante acqua prima di cominciare a cucinare e ogni volta che nelle varie operazioni le mani vengono a contatto con carne, pesce, pollo, uova o verdure crude.
Il lavaggio delle mani va effettuato anche in seguito a ogni possibile contaminazione: dopo aver toccato piatti sporchi oppure il bidone della spazzatura, dopo essere stati in toilette o essersi soffiati il naso, dopo aver fumato o aver toccato gli animali domestici.

Il lavaggio delle mani deve durare almeno 20 secondi e dopo il risciacquo, bisogna asciugarsi accuratamente con salviette pulite o con lo strofinaccio di cucina riservato solo a questa funzione oppure con carta da cucina usa e getta. I guanti sono invece necessari quando chi manipola gli alimenti presenta ferite o infezioni sulle mani.