Siamo sicuri che quando cuociamo un hamburger, lo stiamo facendo nel modo corretto?
La temperatura renderà la carne macinata completamente sicura per il consumo?
Quando la carne viene tritata si verifica una certa contaminazione la cui entità dipende dalle condizioni igieniche delle apparecchiature e del manipolatore.
Ma le carni bovine possono contaminarsi già alla loro origine quando le pratiche di macellazione ed eviscerazione sono effettuate in modo errato per cui una costante e corretta refrigerazione riduce drasticamente la crescita di quell’iniziale contaminazione.

Uno dei batteri patogeni più pericolosi che è possibile riscontrare in questi alimenti è Escherichia Coli (tra cui il ceppo 0157:H7).
Naturalmente le tipologie di germi possono essere varie in quanto E. Coli è rappresentativo dei principali patogeni per quest’alimento, e cosi anche lo Staphilococcus Aureus può riscontrarsi a seguito del contatto con l’uomo.

La pericolosità di questi microrganismi è associata alla produzione di tossine chimiche termostabili, ossia capaci di superare indenni le temperature di cottura.
Queste tossine però vengono prodotte solo in presenza di elevate popolazioni batteriche sviluppate a loro volta per le prolungate soste fuori dal frigo.
Per cui è sempre importante conservare la carne ad una corretta temperatura di refrigerazione ( in genere intorno ai +4°C) , evitando comportamenti scorretti durante la sua conservazione e garantendo un’adeguata cottura al cuore dell’ alimento ad un temperatura interna di almeno 68°C;